La composizione fotografica è semplicemente l’arte di selezionare e disporre il soggetto all’interno dell’inquadratura. In alcuni casi la composizione si crea collocando le figure o gli oggetti in certe posizioni, in altri scegliendo un punto di vista, allontanandosi o avvicinandosi al soggetto. Se siete fortunati vi può capitare di ottenere casualmente una buona composizione, ma la maggior parte delle volte dovete crearla voi stessi dal nulla.
Come si crea un’immagine? Innanzitutto dovete imparare alcune regole fondamentali. Vi accorgerete che tutte le fotografie costruite con una buona composizione richiedono un’attenta programmazione e a volte anche una lunga attesa, per esempio per aspettare che cambi la luce. Ma non è molto difficile e quando vi sarete fatti una certa esperienza le regole diventeranno per voi qualcosa di automatico, come la tavola pitagorica.
Innanzitutto cercate di creare un forte centro d’interesse e, se volete includere un secondo soggetto, assicuratevi che non sminuisca quello principale. Evitate comunque di mettere il centro d’interesse al centro della composizione, perché appare statico, ma seguite piuttosto la regola della divisione in tre parti dell’inquadratura sia in senso orizzontale che verticale, in modo da formare nove rettangoli immaginari, e collocate il centro d’interesse in uno dei quattro punti in cui le linee si incontrano.
Davanti a un soggetto interessante, non precipitatevi a inquadrarlo e scattare (a meno che non vogliate fare del reportage o foto di animali), ma girategli intorno, osservatelo bene e scegliete il punto di ripresa migliore. In seguito, quando vi sarete fatta un po’ d’esperienza, non avrete neanche bisogno di spostarvi fisicamente, perché saprete prevedere gli effetti ottenibili dai vari punti di ripresa e con vari obiettivi.
Se vi abbassate potete riprendere il soggetto sullo sfondo del cielo, che costituisce uno sfondo naturale e uniforme. Se invece il cielo è tempestoso, pieno di nuvole nere, scegliete un punto di ripresa alto e cercate di evitarlo.
Non tagliate mai a metà la vostra immagine con l’orizzonte o un’altra linea forte: noterete che se lo collocate in basso otterrete, in genere, un effetto di spaziosità, soprattutto se nel cielo c’è qualche bella nuvola bianca, mentre se lo mettete in alto otterrete un effetto di limitatezza dello spazio. La maggior parte dei fotografi principianti guarda nel mirino e poi si allontana dal soggetto, mentre bisogna fare proprio il contrario, cioè avvicinarsi a fare una drastica selezione, eliminando il superfluo, cioè tutto quello che non rinforza il senso dell’immagine o addirittura la danneggia. In poche parole: se volete fotografare una bella ragazza, non fotografate insieme anche la nonna, a meno che non vogliate ottenere un effetto di contrasto e sottolineare il rapporto tra le due donne.
Ricordatevi che nella fotografia in bianco e nero è possibile tagliare l’inquadratura in fase di stampa, mentre con le diapositive a colori è impossibile e con le negative a colori si può ottenere soltanto chiedendo la stampa manuale, più costosa.
Utilizzate i primi piani per creare una sensazione di intimità e i campi lunghi per dare un effetto di ariosità e profondità dell’ambiente.
Le linee forti della composizione devono condurre dentro e non fuori dalla fotografia.
Una linea di questo tipo può essere, per esempio, una strada, oppure un albero, un elemento fisso che potete inserire come preferite nell’inquadratura.
Le ombre sono invece elementi variabili, che cambiano forma e intensità a seconda della luce: è possibile che siano “giusti” soltanto in un certo momento della giornata. Cercate quindi di prevedere quale sarà il momento buono, studiando il movimento del sole o l’accensione dell’illuminazione pubblica, e abbiate la pazienza di aspettare.
Lo sfondo può contribuire alla composizione e all’atmosfera dell’immagine, ma può anche diventare un elemento di disturbo, quando è eccessivamente confuso. Fermatevi un attimo prima di scattare e guardate lo sfondo: c’è un albero o un palo della luce che spunta dalla testa del soggetto? Fate attenzione soprattutto alle linee parallele molto evidenti, perché distraggono l’occhio dell’osservatore dal soggetto.
Le foglie invece possono essere un ottimo sfondo, purché siano piccole oppure leggermente sfocate.
Ricordatevi che se vi dimenticate di guardare che cosa c’è dietro il soggetto, la macchina se ne ricorda sempre, con risultati a volte sorprendentemente brutti.
Nelle fotografie di paesaggio le figure umane sono sempre utili, ma dovrebbero essere a una distanza di almeno 8 metri dalla macchina ed essere vestite con colori vivaci, che creano contrasto e profondità. Se volete utilizzare un primo piano come cornice del paesaggio, controllate che sia a fuoco, perché se sfocato è fastidioso. L’arte della composizione si può riassumere in poche parole: scegliete il soggetto che vi interessa e fate in modo che tutti gli elementi contribuiscano a valorizzarlo. L’importante, come sempre, è la scelta.
GLI ERRORI DA EVITARE
L’albero che spunta dalla testa del soggetto.
Il primo piano molto sfocato.
La linea d’orizzonte a metà della foto.
Troppi elementi nell’inquadratura.
Due o più soggetti troppo eterogenei.