Fotografare lo schermo televisivo è un modo per registrare immagini di avvenimenti assolutamente fuori della propria portata, come le regate dell’America’s Cup, le corse di Formula 1 o le esplorazioni spaziali.
A volte lo fanno anche i quotidiani, quando il tempo stringe e hanno assoluto bisogno di un’immagine da stampare. L’operazione non è difficile e i risultati sono di buon livello anche per chi non ha esperienza.
Le macchine più adatte sono le reflex con l’otturatore a tendina verticale, che scorre dall’alto in basso, e quelle con l’otturatore centrale, come le compatte.
Le macchine con l’otturatore a tendina che scorre in senso orizzontale hanno infatti la tendenza a fornire strisce nere diagonali molto marcate con i tempi d’otturazione più veloci. Se l’apparecchio televisivo è piccolo, quasi tutte le macchine compatte richiedono una lente addizionale per potere inquadrare e mettere a fuoco tutto lo schermo.
La qualità delle immagini trasmesse dal televisore non è sempre costante. La migliore è quella delle trasmissioni in diretta delle reti nazionali, poi vengono quelle registrate e all’ultimo posto i film trasmessi dalle piccole stazioni locali.
È molto importante, ai fini della qualità dell’immagine, regolare la sintonia e l’antenna interna, se l’avete, in modo da ottenere la maggiore nitidezza possibile. Poi vanno regolati attentamente la luminosità e il colore, per ottenere il maggior numero possibile di sfumature cromatiche.
Infine la macchina va piazzata sul cavalletto, meglio se con la colonna centrale a cremagliera. Lo scatto si fa con il flessibile, per evitare vibrazioni.
L’obiettivo deve venirsi a trovare esattamente all’altezza del centro dello schermo, per non avere distorsioni. Per mettere a fuoco fate riferimento al reticolo dell’immagine televisiva (le righe degli apparecchi in bianco e nero e i puntini degli apparecchi a colori), oppure usate un metro o un pezzo di giornale appoggiato sullo schermo.
A questo punto spegnete la luce della stanza e controllate che sullo schermo non compaiano riflessi. In caso contrario spegnete la luce anche nelle altre stanze e chiudete porte e finestre. L’ultima regolazione da fare è quella dell’esposizione e in particolare del tempo d’otturazione.
L’immagine televisiva non è statica ma sempre in movimento, perché è composta da una serie di 625 righe parallele che vengono tracciate da una specie di pennello elettronico.
La scansione si effettua dall’alto verso il basso, alla velocità sempre costante di 25 immagini al secondo.
Quindi è necessario scattare con un tempo più lungo di 1/25, altrimenti si ottiene sulla pellicola un’immagine incompleta, cioè parzialmente nera, perché il “pennello elettronico” non l’ha potuta disegnare tutta.
Il tempo di posa base è di 1/8 di secondo con il diaframma tra f. 2,8 e f. 3,5 a seconda della maggiore o minore luminosità dell’immagine.
Volendo fermare i movimenti veloci si può scendere a 1/15 di secondo, ma una parte dell’immagine risulta leggermente più scura.
Non si può mai arrivare fino a 1/30 perché salta subito fuori una fastidiosa linea nera, che nelle foto eseguite con una macchina dotata di otturatore a tendina orizzontale risulta obliqua.
Per avere buoni risultati con le macchine compatte è indispensabile che abbiano la possibilità di impostare tempi di posa lunghi.
Purtroppo questi tempi così lunghi limitano la possibilità di fotografare soggetti in movimento veloce, ma non si può pretendere di migliorare la qualità della trasmissione originale con una fotografia.
CONSIGLI UTILI
Collocate la macchina all’altezza del centro dello schermo.
Mettete a fuoco con precisione, meglio se con il metro.
Impostate la giusta esposizione.
Spegnete le luci nella stanza.
Regolate esattamente il televisore.
Scattate con il flessibile, per evitare le vibrazioni.
L’ERRORE DA EVITARE
Usare il flash, perché cancella l’immagine video.