Una delle leggende più saldamente radicate è che senza la luce del sole le fotografie non riescono bene. Era vero all’inizio del secolo, ma ormai sono disponibili obiettivi luminosi e pellicole sensibilissime, che permettono di lavorare anche quando il sole è tramontato da un pezzo.
La luce ambiente o naturale che esiste dovunque si svolge una qualunque attività, sia all’aperto che al coperto, è più che sufficiente a fare ogni genere di foto.
L’illuminazione stradale, i fari delle auto, le lampadine domestiche, le insegne al neon, i camini, i fuochi di bivacco sono soltanto alcune delle fonti di luce ambiente che il fotografo può utilizzare.
La tecnica di ripresa a luce ambiente è nata negli anni Trenta Quaranta insieme ai periodici illustrati: i fotoreporter volevano infatti ottenere immagini più naturali e morbide di quelle fornite dal flash portatile.
Inoltre questa luce permette di avvicinarsi maggiormente al soggetto, di non doversi preoccupare del tempo di ricarica del flash e del numero guida e ha il pregio di non costare niente.
Per questo genere di ripresa è necessario un obiettivo luminoso intorno a f. 2 e un otturatore con i tempi lunghi. Il treppiede è utilissimo, perché non è possibile lavorare a mano libera con tempi più lunghi di 1/15 di secondo. Se ne trovano dei modelli leggeri e compatti, che una volta piegati entrano comodamente in una borsa normale. Molto pratico anche il monopiede, che pesa meno della metà del cavalletto. Per lo scatto ci vuole il cavo flessibile, oppure l’autoscatto, che permette di eliminare le vibrazioni della macchina.
Una pratica alternativa è costituita dal cavalletto da tavolo, alto circa 30 centimetri, e dal morsetto, che permette di fissare la macchina a mobili, cancellate, alberi e altri supporti.
Per fotografare con tempi di posa lunghi esistono anche alcuni trucchi che permettono di fare molto spesso a meno del cavalletto. Ci si può sedere, eventualmente anche in terra, ma appoggiando bene le spalle e la testa a un muro, un albero o un palo, tenendo la macchina su un qualunque supporto fisso e usando l’autoscatto. Un altro sistema è quello che gli americani chiamano il sacchetto di fagioli: prendete un sacchetto di tela o plastica di circa 15 x 20 centimetri e riempitelo di sabbia, pietrisco o argilla espansa. È un supporto che tiene ferma la macchina e permette anche di inclinarla fino a 45 gradi.
Per fotografare in casa utilizzate il più possibile la luce diurna, perché le lampadine domestiche producono una luce molto contrastata. Inoltre le sorgenti luminose a soffitto producono ombre molto scure nelle cavità oculari, sotto il naso e il mento. Evitate comunque di usare la luce mista, cioè diurna e artificiale, perché altrimenti avrete un lato del soggetto di colore azzurrino e l’altro di colore rosa.
Per rendere più morbida l’illuminazione domestica, schermatela con un foglio di carta velina o di plastica opalina.
Se fate un ritratto, illuminate il soggetto frontalmente o di fianco, oppure sfruttate la luce delle lampade riflessa dalle pareti.
Quando proprio non riuscite a trovare il modo di rendere più morbida la luce, utilizzate un piccolo flash con numero guida 10 o poco più, oppure un flash più potente regolato al minimo.
Se usate una macchina con esposimetro automatico, per ridurre la potenza del flash potete aumentare l’indice della sensibilità della pellicola, ma ricordatevi di riportarlo subito dopo sul valore effettivo, altrimenti le foto successive risulteranno sottoesposte. Se non avete la possibilità di ridurre la potenza, fissate con lo scotch un pezzo di carta velina davanti alla torcia. L’importante è ottenere una spolveratina di luce che basti a schiarire leggermente le ombre senza però far sentire la presenza del flash.
CONSIGLI PRATICI
Per schiarire le ombre potete usare una torcia elettrica, che però emette una luce rossastra.
Fate una serie di esposizioni “a forchetta” per centrare quella giusta.
Per rendere più stabile un cavalletto leggero, attaccategli la vostra borsa o un altro peso.
Portatevi sempre dietro un accendino o una piccola torcia elettrica per regolare la macchina anche al buio.