La parola fotografare significa scrivere con la luce. Imparare a fotografare è capire come gestire queste onde di fotoni che rimbalzano dagli oggetti verso i nostri occhi o verso l’obiettivo della fotocamera. Se non vuoi che sia la fotocamera a governare questo elemento fondamentale della fotografia, è necessario capire come puoi domare la luce per scrivere con essa nel migliore dei modi.
Esporre una foto significa decidere quanta luce, e per quanto tempo, deve arrivare al sensore della fotocamera. Più ne arriva, sia come quantità sia come durata, più chiara sarà la foto, mentre meno luce darà origine a una foto più scura. Tecnicamente si parla di sovraesposizione nel primo caso e di sottoesposizione nel secondo.
Puoi fare un’iniziale valutazione della luminosità di una foto ancora prima di scattarla, premendo a metà corsa il pulsante di scatto e guardando nel mirino cosa succede a livello della scala dell’esposimetro. Questa è formata da una banda con delle piccole tacche, agli estremi dei quali ci sono un segno +, a destra e un -, a sinistra mentre al centro c’è uno 0. Sotto a questa banda c’è un elemento mobile che, quando si preme a metà corsa il pulsante di scatto attivando la lettura della luce, si sposta a destra o a sinistra a seconda della luminosità della scena inquadrata.
-Se l’elemento mobile va a destra la foto è sovraesposta,
-quando sta al centro l’esposizione è corretta.
-mentre se va a sinistra è sottoesposta.
Variando apertura del diaframma, velocità di scatto o sensibilità ISO puoi spostare l’elemento mobile a destra o a sinistra lungo la scala espositiva (la banda con le tacchette), e correggere eventualmente l’esposizione.
Chiudendo il diaframma scurisci la foto, ma allo stesso tempo aumenti la profondità di campo, quindi lo sfondo dietro al soggetto risulterà più nitido, e questo in caso di ritratto può essere uno svantaggio. Per evitare ciò, puoi aumentare la velocità di scorrimento dell’otturatore e diminuire il tempo di scatto, rendendo la foto più scura senza alterarne la profondità di campo. Infine, se non vuoi intervenire sulla coppia diaframma/tempo di scatto, perché ti vanno bene come li hai impostati, puoi modificare la sensibilità ISO, abbassandola per scurire la foto oppure alzandola per schiarirla. Ricordati comunque che più alzi gli ISO, più alto sarà il livello di rumore digitale, che deteriora la qualità dell’immagine, quindi non esagerare con questa regolazione.
Una volta apportate le modifiche necessarie a posizionare l’indicatore mobile sotto lo 0 nella scala espositiva (foto esposta correttamente), scatta una foto di prova e controllala, in modalità Riproduzione, sul monitor LCD della fotocamera.
A questo punto la foto può sembrati a posto, ma ci sono alcune cose che possono sfalsare il giudizio basato sulla visualizzazione della foto: la luminosità del monitor LCD, la quantità di luce che colpisce lo schermo e le piccole dimensioni dell’immagine visualizzata.
Per fare una valutazione più sicura è necessario leggere l’istogramma della foto. Quando sei in modalità riproduzione, premi il pulsante Info e, di fianco alla foto, potrai vedere un grafico che mostra la distribuzione dei pixel nella gamma tonale della foto o, più semplicemente, ti permette di capire com’è esposta
-decisamente sottoesposta
-leggermente sottoesposta
-corretta
-sovraesposta
Se sullo schermo della fotocamera vuoi visualizzare una versione meno complessa dell’Istogramma, vai nel menu e alla voce Istogramma scegli Luminosità invece che RGB.