Quando mettete via la macchina, controllate che sia pulita. Togliete la sporcizia, le impronte digitali e l’umidità dal corpo della macchina e dell’obiettivo. Se l’esposimetro ha l’interruttore, controllate che sia spento, e così pure il flash.
Conservate l’attrezzatura in un posto asciutto e fresco. Non lasciate la macchina vicino a un apparecchio che genera un campo magnetico, come un televisore, un motore elettrico, un trasformatore. Evitate anche di lasciarla vicino alle palline di naftalina che di solito si tengono negli armadi. Per pulire il corpo della macchina usate un pennello morbido o una pelle scamosciata.
Aprite il dorso e usate una peretta di gomma per soffiare via la polvere o i rimasugli di pellicola dal corpo interno della macchina. Se avete usato la macchina sotto la pioggia o con il tempo umido, asciugatela bene; se l’avete usata in barca o vicino al mare, pulitela con un panno inumidito in acqua dolce e poi asciugatela.
Se avete una macchina reflex, usate la peretta di gomma per levare la polvere dallo specchietto a 45 gradi, ma non toccatelo mai con le dita. Comunque qualche granello di polvere sullo specchietto non ha nessun effetto sulla resa delle fotografie. Non toccate mai l’otturatore, il diaframma e le altre parti mobili.
Nel pulire l’obiettivo fate attenzione ai graffi, ricordatevi che il cristallo ottico è più delicato degli altri tipi di vetro e si graffia più facilmente. Per asportare la sporcizia, usate un foglietto di carta speciale per obiettivi (non per occhiali) inumidito con lo speciale detergente.
Seguite un percorso circolare, andando dal centro verso l’esterno. Non usate mai un fazzoletto, perché le fibre di cotone graffiano le lenti. Levate le impronte digitali non appena le vedete, perché l’acidità del sudore può intaccare il vetro e inoltre le impronte digitali facilitano lo sviluppo di muffe.
Se dovete ritirare la macchina per un lungo periodo, iniziate col levare tutte le batterie, perché possono perdere una piccola quantità di elettrolita e di gas che corrodono i contatti. Levate la macchina dalla sua borsa e avvolgetela in un panno morbido, poi chiudetela in una scatola insieme a un sacchetto di silicagel, gel di silicio per prevenire l’umidità e conservate il tutto in un posto asciutto.
Tirate fuori la macchina almeno una volta ogni sei mesi e manovrate l’otturatore e il diaframma per controllare che sia tutto a posto. Per mantenere in perfetta efficienza anche il flash elettronico, ogni tre-quattro mesi scattate cinque o sei lampi di prova.
Poi aprite il dorso, azionate la leva o la rotella d’avanzamento e fate scattare l’otturatore su vari tempi. La quantità di luce che entra deve variare a seconda delle velocità d’otturazione. A dorso aperto guardate il diaframma e azionate lo scatto. Le lamelle devono aprirsi e poi chiudersi formando una figura geometrica regolare. Per controllare se l’esposimetro automatico funziona, regolatelo sull’auto, puntate la macchina con il dorso aperto verso un soggetto chiaro e scattate; ripetete l’operazione con un’area scura: l’apertura del diaframma o il tempo d’otturazione devono variare a seconda della luce.
Per la messa a fuoco, regolate l’obiettivo sull’infinito e controllate se il telemetro dà la stessa indicazione.
Per controllare la sincronizzazione del flash, levate l’obiettivo, montate il flash e impostate la velocità normale di sincronizzazione. Piazzate la macchina davanti a una superficie che rifletta la luce, come un muro bianco o un foglio di carta. Aprite il dorso e scattate, osservando attentamente il diaframma. Dovreste vedere un lampo uniforme che riempie tutto il fotogramma.
Se vi cade in acqua la macchina, i casi sono due: se è elettronica è irrecuperabile, perché i delicati circuiti vengono danneggiati istantaneamente dall’acqua, se è meccanica c’è qualche speranza. Non asciugatela, ma mettetela in un recipiente pieno d’acqua e portatela così dal riparatore. In questo modo si riesce a ridurre molto l’ossidazione.
In caso di guasti o di cattivo funzionamento, chiedete consiglio a un amico più esperto. Se non riuscite a rimetterla a posto, portatela dal riparatore o al centro di assistenza della zona, insieme al certificato di garanzia con lo scontrino fiscale, se l’avete conservato.
Se dovete spedirla fate una descrizione precisa degli inconvenienti che presenta e, se risultano dalle fotografie, inviate anche le pellicole e le stampe. Utilizzate l’imballo originale; altrimenti confezionatela in una scatola piuttosto grande, imbottita di materiale morbido, come pezzi di gommapiuma, polistirolo espanso o carta di giornale appallottolata.