In questa guida spieghiamo come fotografare le stelle e la luna.
Come Fotografare la Luna
Il desiderio di fotografare la Luna è irresistibile per ogni appassionato della fotografia e, nonostante la tecnica non sia particolarmente ostica, i risultati deludenti non mancano. Spesso la luna appare troppo piccola, molto più piccola di quanto avremmo immaginato guardandola a occhio nudo, a volte risulta troppo luminosa e non si riesce a distinguerne i dettagli, mentre nella maggior parte dei casi lo scatto è poco nitido, o meglio, mosso…
Sebbene sia di notte, anzi nelle notti di plenilunio, che la maggior parte di fotografi si cimenti con il nostro eburneo satellite, la tecnica da utilizzare ha ben poco a che fare con la fotografia notturna. Se utilizzi un metodo di lettura della luce che si basa sull’intera inquadratura, otterrai delle impostazioni tali che ti faranno sovraesporre la luna in modo drastico, per via della predominanza di cielo scuro nell’immagine. Quindi la prima cosa da fare per ritrarre la luna piena è quella di selezionare il modo di lettura della fotocamera (metering) sull’opzione Spot.
A questo punto è necessario leggere la luce riflessa dal satellite, quindi inquadralo, mettendolo in corrispondenza del punto AF centrale, e leggi l’esposizione corretta. A seconda del modello di reflex che usi, la capacità del modo Spot di leggere la luce in una zona ristretta dell’inquadratura è diversa, quindi la cosa migliore è eseguire uno o più scatti di prova e, dopo aver letto l’istogramma, apportare eventuali modifiche ai parametri (generalmente si deve sottoesporre di circa uno stop la lettura ottenuta). Una volta annotati tempi di scatto e diaframma ottimali, puoi procedere allo loro modifica.
Per prima cosa passa alla modalità di scatto Manuale, quindi imposta un diaframma che ti permetta di sfruttare al meglio l’obiettivo montato, ovvero compreso tra f/8 e f/11 (meglio quest’ultimo per una maggiore PdC). dopo di che, imposta il tempo di scatto e, badando di non usare tempi più lenti di 1/125 di secondo, scegli quello più adatto all’accoppiata fotocamera/obiettivo. Nel caso non riuscissi a ottenere un’esposizione corretta lavorando su tempi e diaframmi con i suddetti limiti, intervieni sulla sensibilità ISO. Premesso che per ottenere un’immagine di qualità è sempre meglio usare il più basso valore di ISO (50 o 100), imposta quello che in base alle condizioni in cui scatti ti permette di ottenere l’esposizione desiderata, stando all’interno dei limiti di cui sopra (f/8-11 e tempo > 1/125).
A questo punto è opportuno parlare anche degli obiettivi.
Per far sì che la luna non risulti un piccolo punto luminoso nella foto, è necessario utilizzare un obiettivo con una focale adeguata, il che significa a grandi linee almeno 300mm. Se, come molti di noi, usi una reflex APS-C, hai dalla tua parte il fattore di ritaglio, che fa in modo che l’immagine della luna occupi più spazio nell’inquadratura. Ho accuratamente evitato di parlare di fattore di moltiplicazione, come fanno in molti, perché l’immagine della luna ottenuta con una fotocamera APS-C è assolutamente identica a quella ottenuta da una reflex FF con lo stesso obiettivo, solo che essendo il sensore di una APS-C grande circa la metà di uno FF, l’immagine proiettata sul primo occuperà una maggiore porzione dell’inquadratura, quindi sembrerà più ingrandita, ma non è tecnicamente vero. In ogni caso, con una focale di 300mm avrai una luna di dimensioni accettabili. Se utilizzi un obiettivo di buona qualità, puoi aggiungere un moltiplicatore di focale 1,4x o 2x e ottenere così un’immagine realmente ingrandita.
La luna può comunque essere ripresa con qualsiasi obiettivo, anche con un grandangolare, solo che i risultati saranno nettamente differenti, anche come genere di foto. Con un grandangolo la foto diventerà un paesaggio notturno e la luna da soggetto diventerà solo un elemento complementare.
Se presupponiamo di utilizzare una reflex APS-C con un tele da 300mm e un moltiplicatore di focale 1.4x, in base al tempo di sicurezza da usare a mano libera è subito evidente che, a meno di impostare gli ISO a valori stratosferici, avremo bisogno di tenere ferma la fotocamera appoggiandola a una superficie stabile oppure fissandola a un cavalletto (treppiede). Sebbene in caso di necessità sia possibile appoggiare la fotocamera a un muretto, usando lo zaino o altro per riuscire a tenerla ferma inquadrando la luna, un treppiede robusto con una testa adeguata al peso complessivo della tua attrezzatura è sicuramente la scelta migliore. Inoltre, nel caso fosse presente del vento (ne basta poco per far muovere il tutto), è meglio applicare un peso alla colonna centrale del cavalletto al fine di renderlo più stabile.
Dopo tutta questa preparazione, sarebbe demoralizzante ottenere una foto poco nitida della luna, quindi adotta altri due accorgimenti: blocca il movimento dello specchio e non premere direttamente il pulsante di scatto, al fine di ridurre le vibrazioni che possono causare il fenomeno del micromosso.
Puoi bloccare lo specchio sia utilizzando il menu della fotocamera, sia lavorando in modalità Live View.
Per non applicare forza al pulsante di scatto, invece, puoi usare uno scatto a distanza (con filo, wireless o uno smartphone) oppure impostare lo scatto ritardato di 2 secondi (autoscatto).
A questo punto manca solo la messa a fuoco. Puoi ottenerla automaticamente(AF) badando di bloccarla sul bordo della luna anziché al suo centro oppure puoi regolarla manualmente, possibilmente usando il Live View e ingrandendo l’immagine almeno 10 volte per una misurazione più precisa. In ogni caso, la messa a fuoco va spostata su MF prima di scattare la foto, onde evitare che il sistema AF entri in funzione un’altra volta.
Ricorda che, sebbene sembri ferma, la luna si muove e anche velocemente, soprattutto se usi una focale finale di più di 600mm (data dal fattore di ritaglio e dalla somma della focale dell’obiettivo e di un moltiplicatore 1,4x), quindi se esegui più scatti di fila, potrai ritrovarti nell’ultimo scatto con la luna in una posizione diversa da quella della prima foto!
Per finire: la luna piena ha un fascino notevole su noi terrestri, ma fotograficamente non è da trascurare in alcuna delle sue fasi, soprattutto quando è illuminata per 3/4 della sua superficie.
Come Fotografare le Stelle
Una reflex, meglio se FF, un grandangolare, meglio se fisso, un treppiede, uno scatto a distanza e una notte senza luna: ecco gli ingredienti essenziali per fotografare le stelle.
La tecnica è molto semplice: inquadra la zona di cielo che ti interessa, imposta il tempo di scatto dedotto in base alla “regola del 600“, scatta usando un telecomando o lo smartphone e attendi per vedere sul monitor LCD il risultato. Semplice, no?
Ma in realtà le cose sono un po’ più complesse.
Innanzitutto è necessario trovare un luogo dove il famoso inquinamento luminoso (il riflesso delle luci urbane nel cielo) sia scarso o assente. Per fare ciò è possibile utilizzare una funzione di Google Earth alla quale si arriva seguendo questo percorso. Visualizzatore 3D>Riquadro livelli>Galleria>Nasa,Earth City Lights>Earth City Lights,
Utilizzando un servizio di previsioni del tempo potrai scegliere la giornata più indicata, prediligendo quelle con presenza di un po’ di vento, che manterrà il cielo limpido. La presenza della luna nel cielo ha un effetto negativo sulla visualizzazione delle stelle, quindi controlla su un calendario che il satellite sia in fase calante o all’inizio di quella crescente. Puoi utilizzare il programma Stellarium, sia per scoprire l’orario migliore in cui scattare le foto, sia per individuare con precisione la posizione di stelle, costellazioni e galassie (la Via lattea è un soggetto molto fotografato).
Monta sulla reflex un obiettivo grandangolare per inquadrare un’ampia porzione di cielo e imposta il diaframma più aperto utilizzabile. In modalità Manuale, seleziona una sensibilità ISO elevata (3200 ISO su APS-C o 6400 su FF) e metti a fuoco manualmente su infinito usando la finestra delle distanze dell’obiettivo. Per stabilire il tempo di scatto devi ricorrere alla “regola del 600”, cioè dividere 600 per la lunghezza focale reale che stai utilizzando. Se hai montato un 24mm su una FF avrai: 600/24= 25 secondi. In questo modo potrai riprendere le stelle senza che ne venga registrato il movimento, quindi avrai dei puntini luminosi e non delle piccole strisce. Se usi una reflex APS-C tieni conto che un obiettivo 18mm corrisponde a una focale di 28,8 millimetri su Canon e 27mm su Nikon.
A questo punto non resta che andare nel menu e 1) attivare il blocco dello specchio, per evitare che le vibrazioni del suo movimento rendano meno nitida la foto, 2) attivare la funzione di riduzione del rumore nelle foto scattate con lunghe esposizioni, quindi coprire il mirino ottico con il tappo, che solitamente si trova sulla tracolla, collegare il dispositivo di scatto a distanza alla fotocamera e scattare. Ricordati che se hai attivato la riduzione del rumore, oltre al tempo di esposizione (20/25 secondi) la fotocamera rimarrà inutilizzabile per un tempo corrispondente, per l’elaborazione della foto.
Le foto scaricate dalla fotocamera possono risultare deludenti nonostante tutte le accortezze messe in atto, ma ciò è normale, in quanto queste immagini richiedono un’accurata elaborazione in fase di fotoritocco.