Se fuori fa freddo, piove o nevica, la voglia di uscire a scattare delle foto può venire meno… Perché allora non provare a fotografare stando in casa ciò che vediamo dalle nostre finestre? I soggetti possono essere diversi, ma in molte situazioni fotografare gli uccellini può essere più semplice di quanto si creda e, in fin dei conti, divertente e appagante.
Naturalmente per fotografare gli uccellini stando in casa sarebbe perfetto avere un giardino dove poter attirare i nostri soggetti, ma può andare bene un semplice balcone o al limite un davanzale. Non pensare che solo chi vive in campagna possa dedicarsi a questo genere di fotografia; nelle grandi metropoli è possibile vedere più uccelli di quanto si possa pensare, dai piccoli passeriformi ai rapaci.
Per chi abita in città come Milano può essere interessante sfogliare le pagine del sito della sezione cittadina della Lipu, per trovare informazioni e consigli relativi al birdwatching, utili anche per fotografare l’avifauna urbana.
Il periodo in cui è più facile riuscire a fotografare gli uccellini stando in casa è proprio l’inverno, in quanto è più probabile che questi mettano da parte la loro naturale timidezza e siano disposti ad avvicinarsi anche agli umani pur di trovare qualcosa con cui sfamarsi. Di conseguenza è basilare, per prima cosa, far capire agli uccellini che nel nostro giardino, sul balcone o sul davanzale, possono trovare regolarmente del cibo. Metti ogni giorno dei semi, delle noci spezzate o delle apposite palline di grasso in una posizione facilmente visibile stando dietro a una finestra chiusa e dopo un po’ di tempo avrai una serie di commensali che potrai tranquillamente fotografare stando in casa.
Nelle giornate di sole, con abbondanza di luce puoi scattare a mano libera, ma quando è nuvolo (condizioni a quanto pare preferite dagli uccellini) e quindi con tempi di scatto che si allungano, riuscire a tenere la fotocamera stabile è necessario, per poter avere immagini nitide. Un treppiede, ma anche un cosiddetto bean bag, sono supporti molto utili.
Se miri a fotografare passeri, cinciallegre, pettirossi o fringuelli, gli obiettivi più adatti sono i tele, meglio ancora se zoom e con una focale massima compresa tra 200 e 300mm, così da poter riprendere i soggetti sia mentre si nutrono sia mentre si avvicinano in volo al posto dove c’è il cibo.
Per quello che riguarda le impostazioni della fotocamera non c’è una regola generale, ma dovrai adattarle alle condizioni di luce. Ricorda che per avere a fuoco tutto il soggetto è opportuno impostare diaframmi mediamente chiusi, tipo f/8, spostandoti di 1 stop avanti o indietro.
Per quello che riguarda i tempi di scatto, quelli veloci permettono di congelare ogni movimento dei soggetti, che anche quando sono posati si muovono velocemente anche solo per prendere il cibo. 1/250 può essere il massimo, mentre riuscire a scendere fino a 1/1250 o 1/2000 ti permette di avere immagini nitide anche quando il soggetto è in volo ad ali aperte. La scelta della sensibilità ISO dipende dalle condizioni di luce, dalle impostazioni scelte in precedenza e dalla capacità della tua reflex di gestire il rumore digitale che si forma quando si alzano i valori di questo parametro; in linea di massima tenere gli ISO bassi garantisce immagini di qualità migliore, ma se i tempi si allungano troppo, meglio il rumore digitale piuttosto che una foto mossa.
Scegliendo in anticipo il punto dove gli uccellini si poseranno a mangiare puoi regolare manualmente la messa a fuoco, magari controllando con il pulsante dell’anteprima della profondità di campo quanto risulterà estesa questa zona. In questo modo avrai tempi di scatto più veloci e non rischierai che la fotocamera metta a fuoco lo sfondo oppure qualcosa in primo piano mentre l’uccellino si avvicina.
Discorso più complicato se intendi riprendere il soggetto in volo mentre si avvicina al posatoio. Bisto che le traiettorie d’avvicinamento usate dai nostri amici pennuti non sono sempre uguali, diventa difficile riuscire a metterli a fuoco abbastanza velocemente, a meno di non avere una fotocamera specifica per la caccia fotografica come la Canon EOS 7D Mk II o la Nikon D7200 , con sistemi AF molto avanzati. Una soluzione accettabile è quella di usare la messa a fuoco manuale e di stabilire un punto in cui fotograferai il soggetto in avvicinamento; le possibilità diminuiranno parecchio in quanto solo gli uccelli che passeranno in volo in quel punto saranno a fuoco, ma visto che gli scatti digitali non si pagano, vale la pena avere pazienza e tentare…
Un fattore importante è decidere dove posizionarsi per scattare le fotografie. Studiamo la direzione della luce in diverse ore della giornata, anche se il mattino è l’orario da preferire in quanto gli uccellini sono più affamati. Stabiliamo con cura dove mettere il posatoio, in modo che i soggetti quando vi si posino ricevano abbastanza luce almeno su un lato. Per schiarire le ombre sul lato opposto è utile usare un pannello riflettente, per esempio un pannello di polistirolo bianco, fissato a un palo o a un muro. In alternativa, un flash esterno posto lateralmente al posatoio e attivato in wireless riesca a dare ottimi risultati, ma stressa i nostri amici pennuti, che diventeranno più restii ad avvicinarsi al cibo.
Importante scegliere la posizione del posatoio/mangiatoia considerando cosa avrai come sfondo. Anche se con un teleobiettivo a f/8 lo sfondo non sarà molto invadente è sempre meglio cercare di lasciare abbastanza spazio tra il soggetto e gli elementi alla sue spalle, in modo da avere lo sfondo sfocato. È importante valutare anche il colore dello sfondo, in modo che non risulti simile a quello del soggetto, facendo così risaltare meno quest’ultimo.
Ecco alcune altre cose da considerare
I vetri della finestra dietro cui ti metti a fotografare devono essere puliti e possibilmente di buona qualità. Infatti, ogni ostacolo posto davanti all’obiettivo diminuisce la qualità dell’immagine, quindi cerca di limitare al massimo questo inconveniente con una buona pulizia.
Una volta pulito bene il vetro devi fare in modo che non vi si formino dei fastidiosi riflessi tra la sua faccia interna e la lente dell’obiettivo. Posiziona la fotocamera in modo che il paraluce dell’ottica si appoggi al vetro della finestra e, nel caso vi sia un’inclinazione tra i due, usa un panno scuro attorno al paraluce per evitare che entri luce tra vetro e lente.
Riduci la luce ambiente nella stanza dove ti apposti: ridurrai i riflessi e farai in modo che gli uccellini non ti vedano dietro i vetri e si spaventino.
Per quest’ultima cosa, è opportuno usare le tende della finestra o un panno messo appositamente, in modo da nascondere ancora meglio la tua persona.
Se hai un giardino o un ampio balcone, puoi mettere la fotocamera all’esterno e controllarne lo scatto mediante un telecomando o uno smartphone su cui devi aver installato una specifica applicazione, come Camera control o EOS Utility.
Ora non resta che armarsi di tanta pazienza, perché fotografare gli animali selvatici, quantunque si tratti di piccoli uccellini, richiede tempo e molta perseveranza.