Il mare richiama non solo turisti e appassionati, ma anche noi fotografi che apprezziamo la magia dei tramonti e delle albe sulle placide acque dei litorali. Fotografare al mare non richiede competenze specifiche, se non una conoscenza di base delle regole compositive e paesaggistiche che possono essere applicate un po’ ovunque. Uno degli aspetti più importanti in questo genere fotografico è la scelta del momento. In base alle condizioni di luce, infatti, si possono ottenere risultati oltremodo diversi. Albe e tramonti sono momenti unici, in cui l’illuminazione morbida del sole che sorge o cala offre ombre allungate e colori che vanno dal rosso intenso al magenta, passando poi per tonalità d’orate. Nelle ore centrali della giornata, invece, si può sfruttare a pieno la durezza della luce solare che colpisce ombrelloni, cabine e sdraio per divertirsi con i giochi che le ombre dure stagliano sul terreno. Per evitare gli scatti in stile cartolina che poi sono anche quelli più scontati, basta solo allenare l’occhio a vedere effetti e forme particolari.
Come comporre
La composizione segue le regole universalmente riconosciute per qualsiasi paesaggio. Se si fotografa la battigia del mare, a meno di non voler ottenere un risultato minimalista, è importante cercare sempre un elemento di primo piano che riempia il primo quarto dell’inquadratura. Questo consentirà di guidare l’osservatore in modo naturale verso lo sfondo, proseguendo su tutta la linea disegnata dalla luce che si riflette sul mare. In alternativa, può essere interessante cercare delle linee d’ingresso disegnate sulla spiaggia dalla risacca che muove le onde avanti e indietro. Come detto in precedenza, quindi, massima attenzione all’ambiente. Cerchiamo sempre di allenarci a guardare con occhio fotografico.
Impostare la fotocamera per fotografare al mare
Le impostazioni possono variare in base ai momenti della giornata in cui fotografiamo. Per i panorami, è comunque opportuno utilizzare sempre la massima profondità di campo. A tal proposito, cerchiamo sempre di conoscere la distanza iperfocale del nostro obiettivo. Si tratta di quella coppia di parametri (diaframma e velocità di scatto) che se impostati in modo corretto consentono di riprendere tutta la scena a fuoco fino all’infinito. Il modo per calcolare la distanza iperfocale varia da obiettivo a obiettivo, in base alle sue particolarità tecniche. Di solito, le specifiche e la relativa iperfocale sono riportate nel manuale d’uso. Per meglio chiarire il concetto, però, facciamo un esempio. Se usiamo una lunghezza focale di 20 mm con diaframma a f/11, mettendo a fuoco a un metro dal punto in cui ci troviamo, abbiamo una foto nitida da 50 cm fino all’infinito. Se invece vogliamo rendere l’effetto flou dell’acqua, seguiamo le indicazioni riportate in questa guida.
Regolare la Messa a Fuoco
La messa a fuoco può essere impostata quasi sempre su automatico. A meno di scattare in condizioni di luce difficoltose, come quelle che troviamo nell’ora successiva al tramonto o a quella precedente dell’alba (ora blu), possiamo lasciare alla fotocamera l’impegno di mettere a fuoco senza il nostro intervento. In caso contrario, quando vediamo che la MAF fa fatica a trovare un punto di aggancio, scegliamo un elemento su cui focalizzare l’attenzione e regoliamo manualmente l’impostazione. Anche il bilanciamento del bianco può essere lasciato in automatico. Questa funzione, infatti, consente di bilanciare autonomamente i colori. Nel caso, comunque, assicuriamoci sempre di scattare in RAW. Potremo così avere il pieno controllo sulle fasi di ritocco, agendo anche su esposizione e bilanciamento senza incidere sulla qualità della foto.
L’attrezzatura
A livello di attrezzatura è importante avere sempre a disposizione un cavalletto, soprattutto se fotografiamo all’alba o al tramonto. Eviteremo così il micromosso e potremo meglio comporre la foto che abbiamo in mente.
Non facciamoci mai mancare un filtro ND graduato per scurire il cielo, così come un polarizzatore per eliminare il riflesso del sole sull’acqua.
Infine, teniamo sempre a portata di mano il paraluce in dotazione con l’obiettivo. Sarà fondamentale per evitare i riverberi e la presenza del fastidioso effetto flare. Naturalmente, se fotografiamo sulla spiaggia, dobbiamo fare massima attenzione alla sabbia. Nel caso in cui ci sia mare mosso, portiamoci anche tutto l’occorrente per mantenere pulito l’obiettivo.