I filtri servono a quattro scopi: ottenere fotografie che abbiano un aspetto più realistico, esagerare a scopo creativo la resa di certi colori, eliminare certi difetti e, infine, adattare la pellicola a un certo tipo di illuminazione. In tutti i casi il filtro toglie durante l’esposizione la quantità giusta di colore dalla luce bianca. Infatti la luce che noi vediamo è composta di percentuali varianti dei tre colori primari rosso, blu e verde.
Il filtro trasmette la luce del suo stesso colore e riduce la luce degli altri colori. Il filtro rosso lascia passare la luce rossa e assorbe quella verde e azzurra. Il filtro verde lascia passare il verde ma assorbe gli altri colori. Il filtro giallo, composto dai due colori primari rosso e verde, lascia passare questi due colori ma assorbe il blu.
I filtri per il bianco e nero
Il filtro giallo medio è il più usato per il bianco e nero perché riduce la foschia atmosferica e rende più scuro il cielo, a patto che sia azzurro e non completamente coperto di nuvole.
Il filtro arancione accentua l’effetto di quello giallo, ma i toni della pelle sono gessosi e le labbra in particolare risultano troppo chiare.
Il filtro rosso rende ancora più scuro il cielo e crea un effetto drammatico. L’effetto sulla foschia è ancora più marcato, ma la pelle risulta bianca e la vegetazione molto scura. Quando usate questo filtro cercate di riprendere le persone soltanto da una certa distanza.
Il filtro verde schiarisce nettamente il fogliame e l’erba, mentre rende più scuri il cielo e gli oggetti rossi. Si usa anche nei ritratti maschili, per creare una specie di abbronzatura.
Il filtro UV (ultravioletto) elimina la . dominante blu-viola ai panorami, causata dai raggi ultravioletti soprattutto in montagna. È totalmente trasparente, quindi si può lasciare sempre montato, come protezione per l’obiettivo.
Il filtro polarizzatore ha lo stesso effetto degli occhiali Polaroid: elimina i riflessi di acqua, ghiaccio, vetro e superfici verniciate (ma non dei metalli). Si impiega anche nella fotografia a colori per ottenere colori più intensi. È composto di due dischi paralleli; facendoli ruotare è possibile ottenere un effetto più o meno intenso.
Il filtro ND (neutral density) ha una tinta grigio neutra e serve a ridurre la uminosità del soggetto senza modificarne i colori. t indispensabile quando bisogna fotografare al mare o in montagna con una pellicola molto sensibile, che eccede la capacità di regolazione della macchina.
I filtri per il colore
Il filtro indispensabile per la fotografia a colori è l’UV, ma anche quelli di conversione sono utilissimi. Quando la pellicola caricata in macchina non è adatta al tipo d’illuminazione del soggetto da fotografare, è possibile rimediare con un filtro che alzi o abbassi la temperatura cromatica della luce, per farla corrispondere a quella per cui la pellicola è destinata.
Il filtro 80A, di colore blu, adatta la pellicola per luce diurna (daylight) alla luce artificiale da 3.200 gradi Kel-vin, mentre l’80B serve per le lampade survoltate, che hanno una temperatura colore di 3.400 gradi Kelvin. L’80C serve a usare la pellicola per luce diurna con le lampadine flash.
Il filtro 81A permette di utilizzare le pellicole diapositive per luce artificiale con lampade da 3.400 gradi Kel-vin. Infine il filtro 85A serve a usare alla luce del sole la pellicola per luce artificiale.
I filtri compensatori di colore
Tutti questi filtri sono prodotti in vetro o in materia plastica rigida e si applicano sull’obiettivo con un attacco a vite, a baionetta o mediante un adattatore a slitta.
Esiste poi tutta una gamma di filtri compensatori di colore prodotti in gelatina o acetato, che si montano con uno speciale portafiltri. Sono usati dai fotografi professionisti per ottenere un controllo molto preciso della resa cromatica. Ma ervire anche al fotoamatore, per esempio per utilizzare delle pellicole scadute di cui si conosce già la dominante, per correggere i colori degli oggetti o compensare l’invecchiamento della lampade survoltate, che tendono a emettere una luce sempre più rossa mano a mano che si consumano.
I filtri per gli effetti speciali
Oltre ai filtri che modificano il colore della luce ne esiste un’infinità di altri tipi che forniscono effetti particolari, creativi o semplicemente decorativi.
Il soft (morbido) non è colorato e produce un effetto morbido con al centro un’immagine nitida.
Il filtro nebbia, non colorato, crea immagini misteriose, come viste attraverso una densa foschia.
L’half-color (mezzo colore) crea un effetto cromatico solo su metà dell’immagine.
Lo split-field è una mezza lente addizionale che permettere di mettere a fuoco sia il primissimo piano che l’infinito.
Il multi-image è una lente prismatica girevole, con tre o più facce parallele oppure concentriche.
Il cross-screen forma intorno alle sorgenti luminose una stella con quattro, sei o più raggi.
La lente vignettatrice serve a creare dei ritratti flou con il centro nitido e i bordi più o meno sfumati a seconda della regolazione della lente.
Il fattore filtro
I filtri assorbono una certa quantità di luce, quindi richiedono un aumento del tempo di posa base. Potete affidarvi all’esposimetro, se avete una reflex automatica; però le cellule misuratrici non reagiscono nello stesso modo ai colori dei filtri e possono darvi indicazioni imprecise. È molto meglio calcolare il tempo di posa senza filtro e poi moltiplicarlo per il fattore-filtro, che è inciso sull’anello. Qui sotto vi indichiamo come fare questa regolazione.
Filtri Fotografici più Venduti
Di seguito è possibile trovare una lista dei filtri fotografici più venduti in rete. Cliccando sui prodotti presenti nella lista viene aperta una pagina in cui sono mostrate le caratteristiche tecniche e le opinioni di chi li ha provati.