I fiori sono uno dei soggetti più facili e più a portata di mano. Sono stati già fotografati in mille modi, ma è sempre possibile fare qualcosa di nuovo.
Evitate di fotografare un bel mazzo multicolore o un prato pieno di fiori piccoli e di colore diverso, perché otterreste una massa informe di macchie colorate. Puntate su un solo fiore per volta, ma cercate di evidenziarlo.
Questo è un problema soprattutto nella fotografia in bianco e nero, perché non è possibile prevedere con quale intensità di grigio verranno riprodotti i vari colori.
Quindi c’è il rischio che un fiore rosso, che il nostro occhio distingue benissimo sullo sfondo verde del prato, Resistete al primo impulso, cioè di tagliare il fiore per fotografarlo più comodamente, non solo per motivi ecologici ma anche perché la fotografia scattata nel suo ambiente naturale è più realistica e completa. Anzi, se siete appassionati di botanica potete cercare di riprendere con la stessa inquadratura il fiore in vari stadi di sviluppo.
Eliminate gli elementi di disturbo, come pezzi di carta e cicche di sigarette, e scegliete il punto di ripresa in modo da ottenere uno sfondo uniforme e di colore adatto a quello del soggetto.
Se volete fare un lavoro veramente a regola d’arte, portatevi dietro alcuni pezzi di cartoncino colorato da piazzare dietro il soggetto. In casi di emergenza potete rimediare con un fazzoletto, una sciarpa o un indumento.
Un metodo molto elegante per porre in risalto un fiore sullo sfondo è la sfocatura controllata. Con la macchina reflex si può controllare direttamente l’effetto prodotto dall’apertura o chiusura del diaframma. Grazie alla scarsa profondità di campo è possibile rendere completamente sfocato anche lo sfondo più fastidioso. Se il fiore è grande è possibile fotografarlo senza accessori: se invece è piuttosto piccolo ci vuole una lente addizionale, oppure un tubo o un soffietto di prolunga.
La prima è molto pratica perché non richiede un aumento del tempo di posa, mentre gli altri accessori forniscono immagini della massima nitidezza, ma i tempi di posa sono più lunghi ed è indispensabile usare il cavalletto.
Un altro sistema per evidenziare il nella foto risulti della stessa tonalità, quasi invisibile.
Nella fotografia a colori questo problema non esiste, ma bisogna controllare che la forma e il colore del soggetto si distinguano bene contro lo sfondo, che dev’essere uniforme. Per isolare il soggetto esistono vari sistemi: l’angolo di ripresa, la messa a fuoco e lo sfondo artificiale.
Resistete al primo impulso, cioè di tagliare il fiore per fotografarlo più comodamente, non solo per motivi ecologici ma anche perché la fotografia scattata nel suo ambiente naturale è più realistica e completa. Anzi, se siete appassionati di botanica potete cercare di riprendere con la stessa inquadratura il fiore in vari stadi di sviluppo.
Eliminate gli elementi di disturbo, come pezzi di carta e cicche di sigarette, e scegliete il punto di ripresa in modo da ottenere uno sfondo uniforme e di colore adatto a quello del soggetto.
Se volete fare un lavoro veramente a regola d’arte, portatevi dietro alcuni pezzi di cartoncino colorato da piazzare dietro il soggetto. In casi di emergenza potete rimediare con un fazzoletto, una sciarpa o un indumento.
Un metodo molto elegante per porre in risalto un fiore sullo sfondo è la sfocatura controllata. Con la macchina reflex si può controllare direttamente l’effetto prodotto dall’apertura o chiusura del diaframma. Grazie alla scarsa profondità di campo è possibile rendere completamente sfocato anche lo sfondo più fastidioso. Se il fiore è grande è possibile fotografarlo senza accessori: se invece è piuttosto piccolo ci vuole una lente addizionale, oppure un tubo o un soffietto di prolunga.
La prima è molto pratica perché non richiede un aumento del tempo di posa, mentre gli altri accessori forniscono immagini della massima nitidezza, ma i tempi di posa sono più lunghi ed è indispensabile usare il cavalletto.
Un altro sistema per evidenziare il fiore, ma per le foto in bianco e nero, è quello di usare i filtri. Se il fiore è giallo, per fare un esempio, con un filtro dello stesso colore potete farlo diventare più chiaro, mentre con un filtro verde o blu diventerà più scuro.
Se lavorate all’aperto usate un tempo d’otturazione breve, perché il vento può far muovere il soggetto.
Il sole è la sorgente di luce migliore per i fiori, soprattutto se è leggermente coperto da nuvole bianche. Per ottenere questo effetto di luce morbida si può usare un piccolo riflettore che rischiara le ombre e diminuisce il contrasto. Potete costruirve
lo con un pezzo di cartone rivestito di carta argentata da un lato e bianca dall’altro.
Allo scopo potete usare anche un fazzoletto, un giornale o qualunque altro oggetto, purché sia di colore bianco neutro. In caso contrario getterebbe riflessi colorati sul soggetto. Quando il cielo è coperto la luce è molto grigia e i colori appaiono smorti.
In questo caso potete ricorrere al flash, che ha anche il vantaggio di essere più potente del sole, se usato a meno di un metro di distanza.
Ciò permette di lavorare con diaframmi piccoli, però con questo d’illuminazione lo sfondo risulta scuro, a meno che non sia molto vicino al soggetto.
Le lampade survoltate o alogene sono assolutamente da evitare, a meno che non restino a una distanza di almeno un metro, perché il calore che emettono può danneggiare i fiori o farli chiudere.
L’illuminazione in controluce fornisce spesso immagini interessanti, perché i fiori sono piuttosto trasparenti e con questa luce assumono un aspetto evanescente e leggero.